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Hai mai aperto il tuo sito e pensato: “Wow, questo racconta proprio bene chi siamo”? Perfetto. Ma fermati un attimo. Lo stesso entusiasmo lo proverebbe anche un cliente che non ti conosce? Cosa vedrebbe una persona che atterra sulla tua homepage per caso, cercando una risposta concreta a un bisogno urgente? Riuscirebbe a capire subito se sei la soluzione giusta per lui?
Molto spesso, i siti aziendali sono un lungo monologo autoreferenziale. Parole come “leader nel settore”, “esperienza decennale”, “passione e dedizione” dominano la scena e occupano spazio prezioso. Ma la verità è che al tuo cliente non interessa davvero quanto sei bravo, preparato o appassionato. Vuole sapere, subito, senza fronzoli, cosa PUOI FARE PER LUI. Perché lui ha un problema e cerca una soluzione.
Il problema del “Chi siamo”
Il famoso “chi siamo” autoreferenziale è una trappola. Una di quelle sezioni che ogni sito ha e che spesso diventa il palcoscenico su cui si esibisce l’ego aziendale. È quel paragrafo dove racconti quanto ami il tuo lavoro, da quanti anni sei sul mercato, quanto è importante per te la qualità. Tutte affermazioni legittime, certo. Ma non è questo che fa fermare l’utente, incuriosirlo, cliccare, contattarti. Non è quello che lo fa sentire capito o ascoltato.
Ecco un esempio concreto di come cambia la percezione a seconda del punto di vista adottato:
Versione autoreferenziale: “La nostra azienda nasce nel 2003 con l’obiettivo di offrire servizi di qualità. La nostra passione per l’innovazione e la dedizione ci rendono un punto di riferimento nel settore.”
Versione customer-centric: “Se cerchi un partner che ti aiuti a semplificare la gestione dei tuoi clienti e aumentare le vendite, sei nel posto giusto. Scopri come possiamo aiutarti a risparmiare tempo, energia e risorse.”
Nel primo caso parli di te. Nel secondo, parli a lui. E questo fa tutta la differenza del mondo.
Cosa vuole davvero il tuo cliente
Il tuo cliente non sta cercando una biografia aziendale, un curriculum, o un racconto nostalgico delle origini. Vuole risposte, soluzioni, comprensione. Vuole sentirsi riconosciuto, capito, rassicurato. Ha un problema concreto e cerca qualcuno che possa risolverlo. In modo semplice, veloce, affidabile. Qualcuno che dimostri subito di sapere di cosa sta parlando.
Vuole capire come puoi aiutarlo a:
- risparmiare tempo
- vendere di più
- semplificare la gestione
- evitare errori
- sentirsi più sicuro nelle decisioni
E tutto questo lo puoi offrire. Ma solo se smetti di parlare di te e inizi a parlare con lui, nei suoi termini, nel suo linguaggio, partendo dai suoi bisogni e non dai tuoi successi.
Una struttura alternativa per il tuo sito
Ripensare la struttura del tuo sito è un atto di cura verso chi lo visiterà. Serve un approccio strategico, empatico, orientato all’azione. Non basta più dire chi sei: devi mostrare che sei utile. Ecco un possibile schema narrativo customer-centric da cui partire:
Inizia con un gancio forte. Parla subito di un problema concreto, reale, quotidiano, che il tuo pubblico vive. Usa parole semplici, dirette, che colpiscono al cuore della questione. Niente giri di parole, niente tecnicismi.
Poi costruisci empatia. Fagli sentire che conosci bene la sua situazione, che ci sei passato anche tu, o che hai già aiutato altre realtà simili. Crea connessione, crea fiducia. Nessuno compra da chi non sente vicino.
A questo punto, entra nel cuore della proposta. Racconta cosa fai, come lo fai, perché lo fai. Ma fallo in modo semplice, concreto, tangibile. Evita i paroloni e punta sulla chiarezza. Mostra, non dire.
Aggiungi poi elementi di prova. Testimonianze, numeri, screenshot, risultati. Tutto ciò che può dare credibilità a quello che prometti. Le parole convincono, ma i fatti rassicurano.
E infine guida. Guida chi legge verso un’azione chiara, diretta, senza dubbi. Che sia prenotare una call, richiedere un preventivo, guardare un video o iscriversi a una newsletter. Non lasciare l’utente in sospeso. Digli sempre cosa fare dopo.
La pagina “Chi siamo” si, ma senza esagerare
Un sito che parla solo di te è come un venditore che non ascolta: logorroico, autocelebrativo, inefficace. Ti guarda dall’alto e spera che tu ti fidi sulla parola. Ma oggi le persone non vogliono più essere spettatori. Vogliono essere coinvolti, ascoltati, guidati.
Vuoi un sito che funziona davvero? Allora mettiti da parte. Fai spazio.
Lascia che al centro ci sia il tuo cliente. E vedrai la differenza, nei numeri e nella relazione.