Cosa leggerai:
Ti hanno mai detto: “Il mio prodotto va bene per tutti”? Sembra una frase innocua. Persino ottimista. Ma nel mondo del marketing, è una delle affermazioni più pericolose che tu possa fare.
Perché la verità è semplice: quando parli a tutti, non parli davvero a nessuno.
E se nessuno si sente chiamato in causa, nessuno si ferma, nessuno ascolta, nessuno compra. Anzi: il rischio è che, nel tentativo di accontentare chiunque, tu finisca per risultare irrilevante per tutti.
Il problema del voler piacere a tutti
Molte aziende, soprattutto piccole o appena nate, cadono in questa trappola mentale: pensano che il proprio pubblico ideale sia chiunque possa anche solo lontanamente beneficiare del loro prodotto o servizio. “Perché chiunque potrebbe averne bisogno, giusto?”
Tecnicamente sì. Strategicamente, è un disastro.
Questo approccio ti porta a produrre contenuti vaghi, campagne generaliste, messaggi insipidi che non colpiscono nessuno. Parli, sì, ma è come parlare nel vuoto. Nessuno si riconosce, nessuno si sente coinvolto, nessuno ti dà fiducia.
Nel 2025, il rumore è ovunque. La gente è bombardata da messaggi ogni secondo: newsletter, notifiche push, reel, adv. Se non entri nella testa (e nel cuore) di chi ti legge, sei fuori. Un’azienda che comunica a caso, oggi, è un’azienda che resta ferma.
E quel “fermo” può voler dire mesi (o anni) senza crescita, conversioni ridotte, e soprattutto un’identità che non si distingue da quella dei competitor.
Segmentazione e personalizzazione: le armi di chi vince
La segmentazione è l’arte (e la scienza) di dividere il tuo pubblico in gruppi specifici con caratteristiche comuni. Non è solo una tecnica: è una mentalità.
Vuoi parlare a mamme freelance trentenni che lavorano da casa? A imprenditori over 50 che non capiscono TikTok ma vogliono vendere online? A studenti universitari che si informano solo tramite reel?
Bene. Segmenta. Personalizza. Adatta.
Non devi creare 100 messaggi diversi. Ti basta creare 3 o 4 messaggi giusti, progettati per colpire nel segno con chi davvero vuoi raggiungere.
Anche una piccola impresa può segmentare: non servono milioni, serve attenzione. E un messaggio personalizzato oggi vale cento volte più di uno generalista. Ti rende più memorabile, più rilevante, più umano.
Con la personalizzazione, puoi:
- creare offerte su misura;
- usare un tone of voice che conquista;
- aumentare l’engagement e la fidelizzazione;
- migliorare il ROI di ogni azione di marketing.
I rischi reali del voler piacere a tutti
Quando cerchi di piacere a tutti, finisci per annacquare il tuo tono di voce, perdere la capacità di prendere posizione e scivolare lentamente in un linguaggio vuoto, simile a quello da brochure anni ’90. Il risultato? Sprechi tempo, soldi e attenzione senza lasciare il segno.
E la cosa peggiore? Rischi di piacere un po’ a tutti, ma non abbastanza da essere davvero scelto. Nessuno si innamora di un brand che non osa. Nessuno si fida di chi vuole andare bene per chiunque.
Al contrario, chi ha il coraggio di scegliere una nicchia diventa rilevante. Quando ti rivolgi a una persona specifica, con coraggio e autenticità, conquisti fiducia. E la fiducia, nel marketing, è l’unica vera moneta che conta.
Non devi essere popolare. Devi essere la risposta giusta per chi davvero ti cerca.
Perché chi prova a dire tutto a tutti, alla fine non dice nulla a nessuno.
Il pubblico giusto non si trova. Si sceglie.
Smetti di inseguire l’illusione del pubblico universale. Quel “tutti” a cui vuoi piacere non esiste. E anche se esistesse, non ti sceglierebbe.
Inizia a chiederti:
- Chi voglio davvero aiutare?
- A chi posso offrire il massimo valore?
- Con chi voglio costruire una relazione vera?
Quando inizi a ragionare così, tutto cambia. Il tuo sito inizia a parlare davvero. I tuoi contenuti iniziano a convertire. Il tuo brand inizia a risuonare. E le persone che davvero ti interessano… iniziano a notarti.
Non serve piacere a tutti. Serve essere scelti da chi conta davvero.
Vuoi definire meglio il tuo pubblico ideale e creare una comunicazione su misura, che spacca davvero?
e cominciamo a parlare a chi conta davvero.